L’esperienza di Nocetum ha una notevole importanza sia nell’ambito del sociale, come in quello della psicologia urbanistica, che studia il rapporto tra essere umano e lo spazio urbanizzato. Le ultime ricerche sul campo, che si avvalgono delle scoperte che emergono dallo studio sul cervello nell’ambito delle neuroscienze, riconoscono la stretta connessione tra ambiente urbanizzato e salute psichica (Umweltpsychologie, 18. Jg., Heft 2, 2014, 84-102): l’intervento dell’uomo sul territorio può ingenerare stress o rilassamento in chi si trova a viverlo. Per rigenerare “la città che uccide” (Corrado Beguinot, Human Rights and the City Crisis, 9th Tome, Series of Urban Studies, Giannini Napoli, 2012), che è comunque composta da esseri umani, è necessario individuare ciò che nella città “uccide”, per poter trasformare il mortifero in occasione di crescita e cambiamento.
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UN LUOGO DI RESILIENZA NELLA REALTA’ URBANA
(tratto da: NOCETUM, cristiani vivi nella città, anno xv, n. 1 maggio 2018, p.9)